Le piaceva accarezzare il tempo,ingraziarselo col miele del fiato.
Il tempo ama chi ama il tempo.
E la regina Hatshepshut al tempo dedicava l’attenzione del pensiero:
quando l’atomo trama l’istante,la regina è lì:
sella la topografia della storia:
il suo fiato mentre fiorisce di rose allunga le dita ai pensieri:
lei siede sul trono proprio quando il sole le apre la bocca.
Ed esiste un quanto della tessitura del tempo in cui l’Uomo può catturargli la fragranza d’eterno.
E la regina Hatshepshut dal vasaio degli dèi si era fatta fare due vasi:
”Vasaio Edran! voglio che voi ci creiate due contenitori per rinchiudere il tempo:
nel primo vi albergherò tutto il tempo del mondo,e dal secondo berrò gli atomi d’eterno”…
André Che Isse