incendiarsi di vita ebbro d’ebrezza
la bocca aperta sulla notte a tracannarne lune
perché scrivere se non per il piacere di ubriacare gli atomi
integerrimo cuore negli occhi
la schiena tatuata da un dio come mappa per le comete
e i piedi flessi nel cielo
dentro il fiato di dio per un battito di ciglia
e auscultare dove non finisce l’indice
per un attimo soltanto per un attimo soltanto ancora
André Che Isse