Nagiko guardava Edran danzare dall’altra parte del vetro,ed era come se lui danzasse per lei nella camera del suo cuore.
Edran danzava in una bolla,come quelle che si fanno gonfiando le gote dietro la luna,in cui principiare il mondo per amare Nagiko.
E Nagiko respirava lentamente guardandolo danzare mentre creava il mondo per loro,come se gli allungasse il suo fiato,come se gli filasse il filodarianna che lo avrebbe condotto a trovarla tra le stelle.
Si erano già conosciuti da qualche parte tra gli anelli dei pianeti,in un tempo in cui baciarsi era scambiarsi comete in bocca.
C’è stato un tempo in cui Nagiko soffiava l’amore come bolle di cristallo nello sguardo di Edran,per ottenere il suo riso,per fargli tremare la chioma,per accoccolarsi dietro la sua schiena d’arciere.
Edran conosceva il multiverso di Nagiko,conosceva la sua bocca ninfale,e dietro il vetro danzava per lei il primo giorno del mondo:
il gesto teurgico di Edran tesseva gli alberi di mela per il talamo di Ulisse.
E Nagiko con le gote arrossate dal mantice per le bolle gli sorrideva in faccia l’amore,il primo amore del mondo…