c’è una cosa di cui abbiamo pochissima consapevolezza
ciò che dovrebbe farci sentire dèi
e gonfiare i pensieri come ebbre vele d’estate
la poltrona da protagonisti del tempo
la mano che accarezza la criniera della storia
il nostro fiato attraverso l’orizzonte degli eventi
è un concetto così semplice da renderlo difficile a parole
così banale da schernirsene
e smemorare la sua presenza
quando mi penso a sentirmi in arcioni di tutto il tempo conosciuto
ora in questo momento si sta tessendo la storia
quella che pensiamo possa essere solo poco meno di 14 miliardi di anni
proprio ora quel viaggio esploso lontanissimo da noi è qui vivo
ne calpestiamo la spinta e il tessuto al suo confine in fieri
ci stiamo davanti come se disegnassimo nel nulla che di attimo in attimo s’invera
ecco quando fermo il pensiero sull’equilibrio che lo regge
ascoltando la prua che si apre nel nulla
mettendo le dita nel costato del tempo
arriva il momento sull’albero di fragole
e tutte le stelle nel fiato
e la commozione di custodirne il segreto
André Che Isse