Ho camminato con dita d’arciere la tua schiena di neve,come nel momento prima di liberare lo strale,stringendoti il piacere sui palmi:
mille volte il giro della luna tra le tue scapole e la foce delle natiche,così che le impronte delle mani ti apparecchiassero nella stanza del cuore il desiderio madido d’amore.
E dentro la tua schiena si alzavano guglie di piacere,come se il cielo si fosse ripiegato di pelle odorosa,quella stessa che dà forma di panna alle nubi,quella stessa che ha fatto tremare il vuoto di fronte a un dio,e subito dal dorso della sua mano la schiena della luna,in mezzo all’universo ancora da inventare.
Tu nascevi tra i baci increati,quelli che puoi trovare tra il rovescio dell’universo e la rugiada in calice di una peonia,nascesti ninfale per arrossare l’alba,per essere amata dalle mie dita d’arciere.
André Che Isse
André Che Isse
”Irtòfade ebbra d’amore dietro l’universo”
208x100cm
opera retroilluminata
settembre 2015