allorché nel nulla il primo guardo incendiò l’universo
i soli stessi nacquero odorosi
prima dei fiori l’odore degli occhi
lampa increata d’iridi numinose
e tra le ciglia della luna dormivi ancora solo d’albume la veste
e la pelle palpebrava fragrante di sogni
mentre ancora pedalo il giorno qualunque aulito di nubi barocche
sussurrando poesia nascente coi bracci curvati di luna allo zenit
c’è per tutti un sol guardo elisio che tesse i ginocchi di neve
ed io lo invaligiai di eterno con acqua di stelle madide
ora mi spruzzo gli occhi d’amore addosso
per camminare l’oro del giorno scalzo di sole
André Che Isse