il mio braccio disteso arriva un palmo più in là dei sogni
senza muovere il sole dalla pelle
il tuo nastro tra i capelli è un desiderio rubato a una cometa
più che mille palazzi d’oro
mentre miro dove cade il mare poeto il fiato sul tuo collo giapponese
lo mordo nella sabbia un momento prima che tu ci metta la nuca
non sai che nei miei ginocchi ci sono i tuoi passi sulla luna
così che danzando le dita nel miele sappiano di stella
t’amo come il guardo che creduto buio per sempre rinasca blu di cielo
e di quelle braccia d’arciere ne ho fatto ala il dorso
mille tessuti d’aria ho annodato col silenzio del sole
per rivestirti l’interno dei baci con l’impero della grazia
André Che Isse