posso riempirmi d’amore le ossa
sopra le braccia i ginocchi sotto le braccia la spuma dai piedi scalzi di sabbia
tutto il tuo fiato in un capogiro di stelle
e se ti ricordi dell’amore il tuo giorno sarà il primo giorno di lune giganti
non riesco a smettere di guardarti l’attimo negli occhi
e posso fermare molecole per guardarti all’ombra dei cipressi perpendicolari
raccolgo i tuoi baci in un cesto da giardino
con mani che danzano parole aurorali dai calcagni azzurri
sono un ebbro poeta in una colazione di stelle
e un solo gesto disegnato nella schiena basterebbe a catturare l’immenso
perché quando mi baci la bocca si stiva di comete
e le tue scapole belle s’alzano come pareti di sogno in un cui abitare per sempre
André Che Isse