non combatto il nulla
c’è così tanta felicità arcata dalla luce da ubriacarsi dall’inizio del mondo
non posso spiegarti l’amore
ma posso inginocchiarmi nel tuo sguardo come allunaggio inverato
cosa sarà mai un solo secolo nell’infinito
di sicuro l’eternità della tua schiena che nevica d’amore e fragole
se riesco allungare le braccia dietro l’universo
un passo a due con dioniso e un assolo di mele curvate dalle tue gote
ogni istante è il cuore del tempo
il punto di fuga dove respira dio
sarò lo scriba del tuo fiato d’aulete arcadore nel tuo sesso di luna
mentre fai nascere i fiori agitando quelle braccia da monella del muto
André Che Isse