mi perdo in bocca di pensieri ardenti alla deriva d’estasi poietiche
su zattere nere di sole che traghettano dita di vasaio dietro l’universo
e scapriolo d’amore come 12 lune rotonde su 12 fiori di loto sacro
e m’innamoro orientandomi di stelle che s’innamorano di chi le guardi
le cose vere nascono solo dove principiano gli orti dei baci
e l’uomo invera i sogni quando dormono gli dèi
e tu ti pettini il sorriso nel mio sguardo ebbro
ed io ci cado dentro come cadessi in eterno da un fiore
riempiendo il calice con pelle di dioniso per straboccarne i talloni
per rubargli l’ebbrezza dal dorso mentre guarda il mare
mentre ti scrivo coi ginocchi di una cometa e insieme danzo sui draghi
come ridda di scribi rossi nel fiato di un giorno
André Che Isse