di fronte all’estate m’inginocchio le ali e colleziono eterni
arrampicandomi sui pensieri degli alberi
vorrei immolarmi sulle tue labbra come il tempo sullo spazio
perché la bocca dell’estate è la tua dove cadono le lune
se ritagliassi il cielo per metterci il tuo dorso
le mele cadrebbero ebbre tra le tue scapole
e quando dico che sei neve è come dirti che sei d’ali
e quando cado nel tuo pozzo d’estate affogo madido icario
siamo braccia per il vento e trovadori d’amore
ubriachi di quegli occhi che nevicano estati
ma sarò alchimista di baci e acrobata su raggi di sole
proprio mentre mi nevichi addosso
André Che Isse