diafana come acqua che corre su pietra l’idea nutre la felicità dell’universo
e poi oscura la notte annodando labirinti come cravatte agli angoli del pensiero
non è forse già d’uomo togliersi il fiato mentre inventa il mondo?!
ecco perché danzo mèta di nubi allacciando ai polsi il suo limitare di pizzo
forse nacque dioniso solo per stupirsi crescere la chioma nel dorso
ed io ho percorso le gote dell’alba per ammusarmi al pensiero
togliendo le stelle dai sogni per rimetterle nell’universo ma l’universo intero nei sogni
quelli che posso amare da sveglio quando aprendo i palmi li trovo madidi d’idee
come lacrime custodi ai sensi del mondo per commozione di nuche d’amanti
quando posso pensare che penso come amore sciente d’ardore
quanto luce che guarda se stessa nascersi freccia di prua nell’universo
eccomi ora dentro il lungo respiro che genera i mondi guardandomi danzare
André Che Isse