ho danzato a un passo dalle nubi prima che le dita toccassero angoli di luna
prima di cadere in dodecaedri poietici di sapone
ho fatto di me un vasaio perfetto per gl’imparadisati stiliti
per chi non serve a nulla se non a spingere l’universo
per chi sale sugli alberi come salisse sul suo dorso
e per chi s’affoga tra le scapole tatuate d’amore
ho preso i pensieri come rodin la creta
per lordarmi d’eterno ad ogni atomo ad ogni tuo sorriso
e ti ho pettinata di poesia e inventato la pioggia nel tempo inverso
e asserpolato di chioma il mio sguardo al tuo giallo van gogh
ed ora ho un tascapane di sassi in albume di luna
ci giocolo come fossero le tue gote rinascenti di sapone
André Che Isse