là dove cade il mare dioniso striscia le sue fragole da tasca
e io ne danzo la curva prima che svapori di neve
prima di essere coperto di sole dal suo riso immortale
un attimo prima della notte in cui i sogni hanno ancora bracci di fuoco
ma digredisco continuamente non posso farci nulla e mi piace perdermi di pensiero
all’alba d’idee staminali quando ancora senza nome aggallino d’albume
e sempre ancora mi piace nominare perché primo e ultimo di creare
dal nulla ci fu il mondo o solo perché lo chiamammo così ci fu sempre per noi?
amo la musica profonda come il silenzio lieve
le note la neve gli atomi muti e la luna
non si può che non essere eterni in un giorno qualunque!
altrimenti perché mai esonderei d’amore dall’iridi senza staccarne carbone dai fogli?!
André Che Isse
Molto bella…
Grazie!
Molto bella anche per me…!
Ho mirato il tuo squisito ‘nartece’:
agogica di un’anima illeggiadrita come albatro dal sopracciglio nero…
come un van gogh ‘a collo’ di colori!
Parli del mio blog? ☺️
Sì!
Beh allora devo trascrivere la tua splendida descrizione… oppure puoi aggiungerla tu stessa al commento dell’about se ti va…