BASTEVOLE ESTATICO

fulgido ocra della bocca quando ama
così che mille albe s’alzino in piedi lo stesso giorno

e mai nacqui come ad ogni passo nudo nel mio guardo
abboccato di sole per l’arco di ulisse

roventi iridi alate spirate di labbra
tra voi albergo le stelle

e coi diti disegno la curva del mondo
dove i ginocchi si ubriacano sugli alberi

io per me colleziono l’essere
egotizzami musa tra mille aurore!

tanto che allungai la chioma come cometa
per pettinarmi d’idee arcate

André Che Isse

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