come poss’io con solo parole farne il mondo?
o con dita danzanti narrarne le gote odorose?
così imparai di gaudio dal sole e dentro la notte il dorso sidereo!
tanto che nacqui ogni giorno come 12 lune davanti le risa di fuoco!
ecco che ora entrare dietro l’universo è girotondo di ginocchi scalzi
cadere dalle sedie lasciando il fiato a mezz’aria allocchito da un quanto
e allora stamburai di stelle fino a riempirne le tasche
abboccato di sole su filidarianna in mille barriti d’amore
ognuno lungo quanto la piega barocca dell’universo
capriolata di luccicanza custode
ma se m’infilo nel vuoto delle molecole posso ascoltare là dove cade il mare
asciugarmi l’ali icarie coi baci raccolti in albume come sakura in fiore
André Che Isse