perché poeto sempre della luna?
forse perché ha il mio cuore o segreta il tuo
non sogno nel sonno ma su alberi di lune ulissidi
quando i sogni hanno la stessa materia dell’essere
e i pensieri nascono dietro l’universo
che per meccanica quantistica crescono nel fiato
questa mattina ti avrei rubato quello sguardo monello
come chi ruba la marmellata ma poi ti regala la luna
ti porterei tra l’increato e l’eterno senza scendere sui talloni
affogando le gote nella tua gonna di lune a pieghe
perché s’ignora la distanza dell’infinito nel quotidiano?
come non finisco d’inzafardarmi di luna così del tuo sorriso
non stacco mai il pensiero dalla strada in mezzo all’infinito
e mi ci ritrovo a camminare ogni giorno prima che inizi il mondo
e ho un piccolo taccuino nero in cui colleziono lune di notte
le nutro d’amore poi le libero nel tuo pozzo d’Alice negli occhi
André Che Isse