UBRIACO DI LUCCICANZA

ho pettinato la luna mentre mi amava
e infilato baci nella chioma come fragole tra pensieri

il suo dorso di luna si appoggia alla terra inventando la notte
e tra scapole d’argento cadono sogni come nel pozzo la sua curva d’albume

ma se apro la bocca la sua luccicanza mi pettina in gola l’amore
così ch’io possa stivarmi d’eterno

mentr’ebbri ginocchi allunati danzano i primi fiori d’aurora dietro l’universo
dove nacque il desiderio che partorì di luna

eccomi nel tuo letto appeso trecciato di chioma alla tua
legando i destini nel dorso con filidarianna di sole

lunisolare la mia pelle a fresco nelle tasche che il tratto di sanguigna inveri
così che il sogno cammini desto tra i miei talloni scalzi

André Che Isse

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