quando arco il braccio lo spazio d’intorno si curva per massa d’amore
e se il tallone è davanti al sole la bocca è chiostro di luce
è uno stato di grazia esser poeti,le parole nascono già lacrime alate
e strizzano il mondo che bevo a collo ubriacando dioniso di guardi
siamo nati per nascere dal vivo e scoccare rose negli archi
mentre si raccoglie l’eternità a grappoli in giorni qualunque
sono un collezionista di ore,quelle che durano fin dove cade il mare
quelle coi ginocchi icosaedri a dodici lune
ancora col fiato tesso l’infinito aggueffando palazzi di fiori
ancora aprendo gli occhi dal sonno è il primo giorno del mondo
e tu in piedi dietro le foglie con l’amore sotto la gonna a pieghe
perché mai nascemmo dalle stelle se non per farci luce mirando il cuore?!
André Che Isse