se allungo il fiato posso curvare l’essere per massa d’amore
sono uno sciamano eudemonico che conosce la curva ebra dell’essere
c’è qualcosa tra l’increspatura della pelle e la curvatura di pensiero sciente
più lieve d’un fiato gaudioso ma di massa pari a 12 universi in filodarianna scalzo
ho preso un haiku nutrito col miele e lanciato nel cuore del sole per abbrunirmi la pelle
e ora seggo la curva del meriggio a ginocchi in oro ignudo
il gomito delle idee ha lo stesso angolo di stella gialla in nuce
mentre il tempo sono tutti i nostri pensieri in fila per uno
ecco,esiste un silenzio fuori dal mondo foriero del mondo
più vicino alla felicità quanto più lontano dagli dèi
allora se tolgo gli dèi e l’universo posso danzare il primo giorno del mondo:
stendo il braccio per inventare l’orizzonte poi lo curvo per sedermi d’amore
André Che Isse