surgo d’atomo in attimo ove l’oro è guardo sciente!
allora non gesto mai senza leggiadria alcuna che poppiere al sole mi mesca
*
il mio impero alberga l’aria d’idee!
non è forse il cielo orto blu di pensiero?!
*
quando curvo il braccio è arco noumenico
quando curvo l’idea i ginocchi salgono gli alberi
*
ma presto mi smemoro per gittare albume gigliato su neve allunata
lasciando vestigia curvate di bellezza scalza al guardo
*
senza mai sdipanarne l’onde gravitazionali icarie!
senza mai staccare il fiato sciente dall’attimo!
*
c’è un afflato esoterico tra il nartece dell’alma e il cuore del sole
quando tra loro un solo vettore: il mio elisio odora di gigli
*
André Che Isse