disteso nel silenzio dei fiori
m’innamoro
dell’aria che entra ed esce dai miei pensieri
e gonfia l’essere come vela d’uccello
dell’estate che mi cammina scalza in bocca
e dove l’eterno è nudo
del frinire muto di nubi
che trama d’albume la chiomazzurra gentile nell’iride sciente
e di questo silenzio adamantino sui ginocchi
che solo un dio avrebbe potuto vestire
steso come lini al sole e dita infilate in compostiere di neve
danzo ebbro inzafardato d’amore
André Che Isse