l’Uomo è punto di fuga rinascimentale in cruna di Tempo
ad ogni fiato ne curva il pensiero mescendo l’universo in danza
così esserci sul serio è briglia disciolta alle gote su melo sciente
in quanto chioma stuporosa d’idee inaurate in giulebbe ebro
eccomi proprio dove nacque l’aria in mezzo all’essere
dove molecole d’intavolatura per pensieri saranno arcioni ignudi
adunque essere punto istesso da cui tutto principi è bocca aperta su crine in corsa
tra i denti euforia di rose
io non so vivere altrimenti se non su bosoni ignudi d’esserci
dove s’inveri l’estasi scalza del giorno eternale
ora è l’ora arcata in cui ogni gesto illeggiadrisca il mondo
così ch’io curvi il gomito a stella per lumeggiarne chi sono
André Che Isse