danzo per transustanziarmi l’anima
così che si possa ostendere la materia oscura
geometrizzandone la curva dell’universo
ho rallentato nel rincasare in modo che la neve potesse illeggiadrirmi tutta la vita
non solo dal giorno dopo ma già da quella trascorsa
così che tra l’arco del palato e la curvatura dei pensieri inaurati
in cui ricevevo la nevicata come ospite amorosa all’alcova
un unico gesto piegasse l’eterno a rientranza
proprio dove acciambellarsi per sempre
è necessario escire da ogni struttura per accedere al proprio dna
il dorso senz’ali vola meglio!
allora dietro un multiverso metterò la camicia allindata più bella
André Che Isse