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bastevole un fremito arcato come molecola dell’ala
la curva ebra del fuoco
per toccare il costato dell’infinito
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ed io m’infilo nell’infinito come le dita nel miele vermiglio!
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del resto se non fossimo dèi non penseremmo
mentre le nubi si baciano in bocca per materiare l’albume dell’ala
per gonfiare le gote agli amanti
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così che le labbra aiutino l’universo a trovare gli dèi!
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quando capii che il pensiero inazzurrava il cielo inventai la ruota per le ali
e allora diedi il mio dorso d’arciere a prassitele per fantasiarne l’ulisside
per lanciarmi dal sesso della luna senz’ali
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innamorarsi follemente dentro una stella è farla nascere scalza!
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André Che Isse