creo ad ogni istante perché invento il mio tempo
l’idea che inventò la ruota è la mia ebbrezza quotidiana!
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poi ho inventato il silenzio
un silenzio barocco scalzo
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dove un dedalo sidereo nacque aranceto odoroso
in cui m’infilo tra pieghe bizantine scienti di voluttà
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allora imhotep apparecchiò per me il sole filosofale
quando cammino nella neve m’innamoro
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ho creato ciò per cui nacqui, ad ogni molecola dell’Esserci il suo disio
così ho capovolto gli alberi per entrare le radici nel sole
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madido di silenzio fantasio virginalisti elisabettiani blu
i ginocchi nella curva del silenzio salgono alberi di fragole
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André Che Isse