rivelarsi a se stessi prima del mondo
ogni gesto deve curvarsi all’arco sciente
perché illeggiadrisca la luccicanza tra l’iride e l’esserci
tanto che il sole curvi il suo riso sul cuore scalzo
non conto i giorni perché siamo fatti senza soluzione di continuità
allorquando ci si chiami con la stessa ebbrezza dei sogni
poetarsi per capire il vuoto nell’atomo
è tra gli spazi vuoti di una nevicata che sfrigola l’universo
e se il giallo è il colore del sole è valentigia van gogh
che con la bocca lordata dell’oro fu un sebastiano dardeggiato di soli
allora ho inventato girasoli a 12 strali per rubare 12 stelle alla notte
per curvare la notte con le dita nel sesso di 12 lune
André Che Isse