quando danzo la curva del gomito sul palmo ormeggio angoli di stella
così che i bracci possano impollinare il mondo a levità ebra
voglio misurare il mondo in curve d’eterno coi diti inazzurrati nel miele!
perché ho un’iride allunata mentre l’altra è nel cuore
ho sentito rinascenza infiarmi i bracci ogni volta d’icario arrovesciato
che invece di cadere a terra leva l’ala dietro a luna
ecco allora che allungando il fiato posso seminarci la curva dei fiori
l’erbario elisio dietro l’universo scalzo
ho costruito il labirinto per trovarmi
la machina eudemonica è ad arco ulisside
la notte ha più ali che stelle perché il pensiero curva i desideri allunati
ed io ho costruito la mia machina eudemonica come lionardo le sue
André Che Isse