sono sciamano dendrita d’argento per molecole icarie
per coltivare un pensiero sul melo senz’ali
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così fantasio agrimensori di nubi da spalla chimerosi
così poeto l’Essere!
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sono atomo seduto nell’Esserci
onfalo custode dell’attimo eternale
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eudemonista ebro danzante aedo
una parola cribrata è orto del mondo!
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ma è difficile raccontare l’infinito: ha la stessa sostanza elisia del gaudio
un corridoio acronico d’ipseità inaurante
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ogni gesto move l’eterno d’un attimo!
ecco perché ne danzo la curva scalza
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André Che Isse