se esistessero gli dèi li amerei follemente per avermi inventato
per avere inventato l’amore che illumina le stelle
per il dedalo delle nubi
per la luna che mi ama quando la miro
se fosse tutto un caso sarebbe ancora più incredibile
e dovrei ringraziare i dadi delle stelle e le carte bruciate al sole
gli atomi che si raccolgono sugli alberi e i baci che ti rubo nella notte come mele
il tuo ombelico da cui nacque l’universo
e se il caso fosse sposato agli dèi forse potremmo rubargli l’eterno
lanciando i dadi contro il vento con mano d’arciere
scivolando sull’acqua come un sasso piatto di spuma
succhiando le tue dita fino alla fine della notte
se si sapesse in giro che possiamo essere ciò che siamo veramente
che già mille universi ci abitano dentro i pensieri
che le nostre braccia possono custodire il sole
vaffanculeggiando i guastamestieri di comete
André Che Isse