il silenzio dell’Essere è curva a radiazione cosmica di fondo
lo spazio odoroso di una nevicata
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l’Essere immerso nell’Esserci aggalla per elisio
quando curvo il braccio per principiare una danza traccio l’arco d’un fiato
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allora la forma dell’Essere si materia in leggiadria ebra
e i pensieri dei gigli salgono alberi blu d’incenso
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così flanello nel roseto del disio scalzo fervoroso di dioniso alquanto
che l’ali io possa tra l’aere e la luna immote auscultarne la curva
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solo l’Essere in arcioni rampolla al verbo crisostomo
enarrami i ginocchi allunati d’aedo danzante per aseità imperiosa!
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l’eleganza del sole al meriggio tra le persiane sta all’Essere sull’Esserci
come luccicanza aurorale sta l’elisio per suità eternale
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André Che Isse