quando finii di contare le stelle mi accorsi che dovevo ancora cominciare
allora un cerchio gaudioso inscrisse i miei ginocchi nel suo bouquet d’elitropi
ricominciai a contare coi diti di fiori a guardo ebro
e ad ogni stella salii un albero vermiglio
nomina i desideri con tutti i cuori che hai!
un sole nero barrisce dietro il guardo amoroso
mentre la luna alluna se stessa in curva
come chiomadoro s’erga faro alessandrino per gli amanti
ho scolpito la leggiadria curvando i ginocchi scalzi
un danzatore a sangue d’argento
ebro mi è l’elmo alato per quadrivio
1001,1002,1003 diti nel miele
André Che Isse