I GINOCCHI NEI GIGLI

disoccultai il fuoco rubato alle stelle

per danzare i ginocchi nei gigli e la bocca stivata di nubi

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un aerostiere su mandorleti d’albume odorosi

ecco come spiego l’ali in dorso d’arciere!

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ecco come conosco la leggiadria sussurrata dai bracci!

architettura d’aria gualcita da risa di sole van gogh

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per danzare l’angolo che il gomito fa alla luna

per disbramare dell’alma la lena corriva sui meli

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dissenno la commozione di bellezza!

tanto d’arcioni in lamassu di pietra rubina

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e ora che sono cognoscenza e luna

mi nevico addosso campi di gigli argenti

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André Che Isse

fior’icario

André Che Isse

“fior’icario”

La Curva Ebra dell’Haiku,

studio trentunesimo: ventiseiesimo fiore d’erbario

51,5 x 39,5 cm

tempera da muro su foglio A4 di carta velina invecchiata,

matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,

blu cielo da vetro su misto cotone

marzo 2021

(1100^ Opera del catalogo Che Isse)

OPERA RETROILLUMINATA

MASSA D’ALMA

raccolgo fiori sulla luna a ginocchi ebri

nella neve i talloni dei gigli non lasciano impronte

ma illeggiadrisce l’ala sul noumeno azzurro

*

ho fatto dei sogni la materia del giorno

non quelli che trovi al mercato

ma dell’esserci i bracci dell’alma

*

per massa d’anima forgio la curva del braccio

un orto di sole dell’essere

tra le ore più calde in mezzo all’eterno

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quando cribro le parole mi lucido le ali

quando poeto ne ostendo l’esserci

quando fantasio è baloccamento inverabile dei sogni

*

André Che Isse

L’ARCHE’ DELL’ESTASI

assurto dalla notte come fosse di sole

non ero più solo l’esserci e basta

ma l’archè dell’estasi dietro l’universo

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allora quando si nasce non è per davvero!

alla fine cosa siamo dietro iridi di stelle?

madide emozioni scalze tombolate dalla luna?!

*

metto in fila i pensieri del giorno come ore in mezzo all’eterno

1001, 1002, 1003, e 4 con 1000 stelle d’albume

fui così agrimensore agli apogei per orti d’estasi adesso

*

ali così grandi da caderci dentro

da perdere il dorso snudato per i sogni

un orto di stelle curvato tra le scapole blu delle idee

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André Che Isse