dove il sole si pettina la luce mi distendo
ancora in bocca spuma la curva dell’ala
cos’è che mi fece di dioniso passo sidereo?
ebre le dita lordate di miele nel sesso di un angelo!
ecco ti riconosco dalla luna nell’iride
e solo poche ore mi apparisti vascello di giochi torno il talamo di ulisse
i bottoni nel dorso con asola di labbra
e tra i denti il morso stretto di seta
quando bastevole un solo segmento di guardo
allora légami dietro l’universo i ginocchi
e sussurrerò ancora l’eterno nel tuo desiderio nudo
tra le pieghe che il pensiero fa prima di materiarsi stella
André Che Isse