una compostiera di limoni accesi giallo cromo
lentissimo il gesto che curva la china di un calligrafo a Edo
proprio quando odora la carta appena tagliata di nubi dopo la zangolatura
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ho cercato il volo prima di inventare le stelle
e coltivo bellezza prima dell’aria
così ho spiegato l’ali gaudiose coi bracci subito in maniche di stelle
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tanto che’l fiato foss’ora luccicanza zecchina
per argomentare l’estasi quando frinisce l’estate al meriggio dorato
sì che materio il gaudio dalla coltura ebra di suità
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è un vero peccato che il sole non possa tracannarsi la spuma dei fichi
perché nulla può sedersi accanto a Vincent sdraiato in campi giallo cromo
se non l’idea originaria del cogito prima del mondo
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André Che Isse