IL LATO PIU’ LUNGO DELL’ANIMA

se non fossi mai esistito non potrei rinascere ad ogni risveglio
non potrei appoggiare il gomito nelle fragole
e neppure addormentarmi stivato d’amore

mi faccio abitare dalla pioggia come alberi di mele
e bisogna ubriacarsi di fenicotteri che incarnano il cielo
per appoggiare la fronte dei pensieri dove il ramo s’incurva di neve

dove finiscono le persone quando non le vedi più?
la domanda non è dove stiamo andando
ma che profumo hanno le rose argentate da dodici lune

i polsi legati nella schiena per usare solo labbra d’arance
e le stelle friniscono nelle nari quando ti mastico la bocca di baci
così da ascoltarti raccontarmi la spuma della notte

se non fossi mai esistito non potrei guardarti negli occhi
e farti sentire l’alba del mondo proprio sopra l’ipotenusa del cuore
il lato più lungo dell’anima

André Che Isse

TRA L’ALBA E L’ETERNO UN’ORA DI BACI

solo pochi secondi ancora per un ultimo bacio
allora tutto diventa importante anche quelli mai dati

se si sapesse in giro quanto prezioso è ogni istante
ma lo sanno solo quelli consapevoli di non averne più

allora tutto diventa irripetibile e le lacrime cristalli d’amore
peccato che sia troppo tardi avere solo pochi secondi ancora

ma se lo si sapesse prima di morire per sempre
prima quando ancora l’alba sarà per sempre e le fronti ammusate

se lo si sapesse prima allora ti sussurrerei ti amo per sempre
e ti bacerei almeno per un’ora senza staccarti le labbra dal fiato

invaligerei tutto il tempo del mondo
per amarti dove è ancora per sempre

André Che Isse

STRALI DI SALIVA

fermati quando la pelle affoga nei cerchi d’acqua
lasciati disarcionare la chioma nella schiena d’arciere
e bacia l’amore tra i denti e la gola

non aspetterò il giorno di vetro per masticarti il fiato
ti ruberò l’anima per regalartela a colazione
dispersi nell’ebbrezza sbavata tra le bocche di saliva

ancora ti colo le ore nelle nari
e ti morderò la nuca fino a luna piena
senza lasciarti slegate le mani di desiderio

fermati quando i talloni stirano l’orlo della sua gonna
asciugati il sesso con labbra di nubi
e percorri tutti i giorni come un solo lungo giorno d’amore

André Che Isse

EBRO DI VITA

non cerco il senso della vita ci cammino attraverso
le mie braccia danzano la forma dei rami mentre tu mangi mele
seduti ad aspettare il primo bacio

mastico il tempo senza mandarlo giù
come uno sciamano che viaggi tra le quinte dei sogni
fosse anche soltanto per due battiti di ciglia

basterebbe nascere per guardare il mare
basterebbe distendere i miei piedi nei tuoi e amarti fino alla fine del mondo
basterebbe il fiato dei pensieri inaurati

ho lasciato la via battuta per scoprire il profilo della nuca
perché l’equilibrio dei giardini pensili non si compra al mercato
e non basta bramare la felicità se non la si semina nel fiato

ora mi sento con il vestito della festa stando nudo
e quando guardo la luna mi lascio abbrunire d’argento
ascoltando il mondo intero come una sola grande persona

André Che Isse

TU ANCORA NON SAPRAI COME SCIVOLA SULL’ACQUA LA VELA

profumano le tue dita nella mia bocca
la bellezza mi lecca l’eclittica delle labbra
mentre le gote stanno abbracciate di baci

la luna ha già spiato il nostro bacio in fondo al viale
mentre ammusi il tuo fiato nella nuca dei miei pensieri
così come il mondo ebbe principio dalla collisione di comete

pensa a un giardino nel mio cuore dove i fiori sono stelle
i nostri occhi sono dèi che si cercano nell’unica notte che conosciamo
e quando lo sguardo incendia i pianeti siamo il tempo stesso

fino a quando mi distinguerò dal nulla berrò il tuo amore
capriolando in mille giardini di fiori con le tue braccia nella luna
e il mio risveglio nella tua bocca innevata

André Che Isse

BERE LE NUBI

che cosa siamo se non dèi
imperatori a colazione sull’erba
timonieri di foglie

possiamo raccontarci alberi
collezionare istanti
e ubriacarci di nubi

prima di morire c’è l’eterno
per capire almeno l’increspatura del sole
e contare i rami carichi di mele

ho fatto una torta con l’orlo del pensiero
ne ho affondato il volto sporcandomi d’ebbrezza
così aspetterò la prima pioggia per levigarmi le gote

André Che Isse

LETTERA D’AMORE

voglio capire
con la bocca fino all’orlo di sole
voglio penetrare dove lo sguardo tocca il fiato

una goccia tra due dita
quando il pianto attraversa lo stupore
trovandosi di fronte alle stelle prima di baciarti

e mai abbandonare la bocca
appoggiata sul dorso di una balena
tra le tue scapole come sulla schiena oscura della luna

voglio amare
senza pelle
solo svegliandomi

e raccogliere il pensiero delle cose
con le braccia dentro l’otre di ulisse
per svaporare insieme alla rugiada

per sussurrare labbra d’amore
abbandonando il tempo
con solo due piedi scalzi sul deserto

André Che Isse

SENZA STACCARTI IL FIATO DAGLI OCCHI

ho scelto per te la veste lunga di fiori
peonie bianche intessute sul collo del piede
i talloni nella sabbia bagnata d’argento
ancora calda del giorno trascorso nei baci

il fiato tra le mie labbra punta i tuoi occhi
così immensi da mettere il pensiero a riposo
così vivi da dubitare che il mondo sia desto
da capriolare sull’alba di bocche rotonde

non morire non morire mai è l’unica cosa che ti chiedo
e quando guarderò le stelle sentirò le tue gote nelle mie
e quando mi volterò nel letto tu sarai il sorriso che dorme
con quelle gote che si cercavano ancora prima del mondo

André Che Isse

SE DISTENDO TUTTI I BACI CHE CONTIENE LA TUA BOCCA POSSO TOCCARE LA LUNA

quando finisce il pensiero dove tramonta il fiato?
ti stringo le mani ora dentro la vita viva e voglio che mi copri di baci
di quelle attenzioni che nascono nel nucleo del sole mentre sorridi
con quegli occhi stivati di fiori

quando finirà il pensiero voglio averti amato per sempre
voglio aver finito le lacrime che ho versato per averti vista luna
con la stessa veste da sposa sul letto argentato del cuore impazzito
impazzito d’amore

è solo ora il tempo di andare nelle fragole
di pasticciarti il viso dolce di rosso
di cadere nella terra profumata di passi di fiato
di conoscere ciò che il sapere non basta

domani è oggi
è questo bacio che finirà con il mondo
mentre ti bevo il cuore
mentre ti amo per nascere eterno

André Che Isse