“calcolo la curva dei fiori per lanciarmi dal sesso della luna senz’ali”

André Che Isse
La Curva Ebra dell’Haiku,
studio ventiseiesimo: ventunesimo fiore d’erbario:
“calcolo la curva dei fiori
per lanciarmi dal sesso della luna senz’ali”
130,5 x 100 cm
tempera nera da muro su carta velina,
matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,
blu cielo da vetro su misto cotone
ottobre 2020
OPERA RETROILLUMINATA
(opera numero 1095
del catalogo Che Isse)

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LA STESSA OPERA ILLUMINATA FRONTALMENTE

LE MACHINE EUDEMONICHE: 6^

André Che Isse

LE MACHINE EUDEMONICHE:
6^.
“psicostasia orizzontale inazzurrata
per curvare il barocco
a fiori scalzi d’inchiostro”

La Curva Ebra dell’Haiku,

_studio ventitreesimo: diciottesimo fiore d’erbario
_studio ventiquattresimo: diciannovesimo fiore d’erbario
_studio venticinquesimo: ventesimo fiore d’erbario

70 x 260 cm

tempera nera da muro su carta velina,
matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,
timbri-cartigli di Isse,
blu cielo da vetro su misto cotone

ottobre 2020

OPERA RETROILLUMINATA

(opera numero 1094
del catalogo Che Isse)

LA STESSA OPERA FRONTALMENTE ILLUMINATA

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dettagli retroilluminati

PAVANA PER PICCOLI FREMITI GAUDIOSI

ho inventato la ruota con la curva dei bracci

all’orlo delle cose frinisce il bizantismo dell’anima

.

col guardo traccio bellezza a carbone d’aedo

e poi lucido le parole con le ali

.

ti ho regalato il dorso più bello del mondo!

la bocca affogata tra le scapole d’argento

.

se piego carta di riso in mille angoli di luna

apparecchio il barocco per curvare fiori scalzi d’inchiostro

.

e la luccicanza nell’angolo dei baci è nascita di stella

filodarianna di saliva rugiadosa vermiglio

.

sorgo moai ebro a chiorba di nubi

vagheggiando il sole dove snuda il cogito

.

André Che Isse