PAVANA PER PICCOLI FREMITI GAUDIOSI

ho inventato la ruota con la curva dei bracci

all’orlo delle cose frinisce il bizantismo dell’anima

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col guardo traccio bellezza a carbone d’aedo

e poi lucido le parole con le ali

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ti ho regalato il dorso più bello del mondo!

la bocca affogata tra le scapole d’argento

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se piego carta di riso in mille angoli di luna

apparecchio il barocco per curvare fiori scalzi d’inchiostro

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e la luccicanza nell’angolo dei baci è nascita di stella

filodarianna di saliva rugiadosa vermiglio

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sorgo moai ebro a chiorba di nubi

vagheggiando il sole dove snuda il cogito

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André Che Isse