UN LABIRINTO DI 12 LUNE

immoto
nella stanza affrescata dei pensieri
filo rosso di Cnosso matita per delfini
il tuffatore icario
l’arciere
lo scriba ocra
tessono l’incantamento dei ginocchi sulle rotte astrali
la pietra levigata dall’acqua sui cerchi tracciati a prima neve
ancora capriole d’aria
e balconi assiri scolpiti nei calcagni di danzatori dai piedi d’inchiostro
nel mobile nero al centro del giardino un labirinto di 12 lune

André Che Isse

2011 / 2014

OCCHI DI NEVE

vorrei regalarti l’eterno
vederti sorridere con gli occhi di neve dentro l’estate
nel mattino muto di luce

quando poi girandomi trovare i cedri
la fragranza del pensiero amato
sulle gote rigonfie di bolle d’uva

i giochi che inventano le ali
la seta sugli occhi delle stelle
la schiena ancora profumata di luna

André Che Isse

29.7.2014

NEVE IMPAZZITA DI GIALLO

tutto si annoda al tempo come neve impazzita di giallo
mentre si nasce frecce adamantine sospese tra le stelle

quando apro la mano per principiare una danza
sul palmo aggallano rose
petali di stella canòpi di pensiero aurorale custodi
un gesto sull’aria stupore che tesse il tempo di coscienza dorata
e il fiato di seta raggiunge l’ebbrezza che gonfia il petto

sellare l’essere sulla vibrazione dell’atomo
raccogliendo querceti d’incanto nella cruna del tempo

André Che Isse

2012 / 2014

SOGNARE E’ L’ARTE DI TUTTE LE ARTI

Sognare è l’Arte di tutte le arti.
La pelle della musica;
il fiato dei pensieri che fermano il mondo per raccogliere nubi ranciate al tramonto in un cesto da giardino.
Sognare è il guardare dell’Anima.
Le mani che garriscono di gioia per un capogiro argentato.
Le labbra immote sull’aria a saggiarne i baci.
Non c’è Amore che non sogni.

Ti abbraccio come stringessi il volto della luna.

Sapere cullare i sogni e coltivarli come un cuore che non può fermare la vita.
Nutrirli di miele ambrato delle fate nel querceto degl’incanti.
Sedersi sulle ginocchia dei sogni per sognarli.
E non importa se il sogno rimane sogno,perché quando mi sveglio sui palmi accesi c’è polvere di stelle.
Ma quando la camicia del mattino è stirata dalla notte muta nel cobalto,i capelli dei sogni friniscono al sole.

Il passo che principia il giorno dev’essere il primo gesto del primo giorno del mondo,ebbro di Vita appena nata da un sogno.

André Che Isse

marzo 2013

…forse sognavamo,sì!,forse sognavamo prima di nascere…
perché quando si sogna non si ha la consapevolezza di essere,non c’è distanza tra pensiero e tempo.
Forse eravamo solo sogno alla deriva fuori dal cosmo,senza né spazio né tempo,senza il profumo delle stelle,senza maniche di sole,o forse solo una vela nera nella materia oscura…
Tra le vite infinite e il pensiero dalla chiomadoro,forse,solo un sogno perenne…
Bè! Spero soltanto di continuare a svegliarmi ancora e ancora e ancora:
di tingermi di fiato,e cadere dalle nubi,inzafardato di luna…

1.7.2014

Si potevano toccare le stelle,raccoglierle in un cesto,e poi ricontarle nella notte,senza
che nessuna mancasse.
Così Edran gli piaceva,sorridendo,pensare dell’anima:
”toglietele pure dal mondo,ma esse continueranno a brillare nel tempo”.
E quando argomentava sul tempo non voleva intendere la storia dell’Uomo,ma quella sorta di nastro magnetico in cui si incide il farsi,dove la tessitura dell’essere scocca lo strale di fiato tra le stelle.
Universi che esplodono nascendo mille volte mille e ancora morirne svanendo,ma in quel punto,in quel sol punto dell’infinito increato,ecco inventariato quel gesto nijinskyano in cui l’incarnato delle gote stupite della spettatrice in prima fila si polirono di una lacrima adamantina,e nulla potrà cancellare il suo ‘port de bras’ apollineo che chiuse il velario quella stessa sera.
Sebbene obliviosa la mente umana,nel ‘nastro del tempo’ tutto rimane apparecchiato;
e quando si arriverà a passeggiare nel tempo,tutto sarà ancora lì,intatto,come la prima volta,come quella prima volta che Edran raccolse le stelle dal cielo senza che esse non
continuassero a sorridergli nella notte.

10.7.2014

LA NOTTE

perché la notte mi regala l’infinito
kisses in the corner of lips
il fiato delle stelle

perché la notte è la madre che non ho mai avuto

e mi ubriaca di luna
e mi smeriglia la schiena
e non finisce mai

perché quando il giorno labbreggia c’è un’altra notte nei sogni

e tutto è così vivo
e i fiori nudi sull’anima
e sembra di toccare il sesso agli dèi

André Che Isse

11.7.2014

LA BOCCA DI NEVE

la bocca nella neve d’estate
come nel sesso di afrodite
per riempirla di tempo

guido i pensieri dalle stelle alle labbra
ruscellando di lacrime luminose
fino ai confini dell’estasi

è mai possibile che esista un paradiso più stupefacente
di quello che mi trapassa di fiato?!
rimetto la bocca nella neve

André Che Isse

15.7.2014

BASTEREBBE SEGUIRE IL FIATO DI UNA NUBE

tutto il mio tempo del mondo negli occhi
tutti i palazzi del mondo con un gesto

il sapere che guida la fragranza del pensiero scrive sul nulla la sua chioma
quando i miei piedi scalzi lasciano l’estate nella neve

perché non dovrebbe bastarmi il mio fiato che inventa il mondo
lo capisce chi sta per perderlo
e allora prima di essere nulla voglio riempirmi le gote di baci

cadere nella luna
eiaculare i sogni
lordarmi di tempo

André Che Isse

23.7.2014

Il sito dell’artista Andrè Che Isse

Andrè Che Isse apre il suo sito ufficiale che raccoglie tutti i suoi lavori di pittura, i suoi scritti e le sue attività legate alla danza.

Il sito è uno strumento per raccogliere su un unico supporto la mia attività creativa e professionale” commenta l’artista.

Il sito dell’artista è stato ideato e curato da Melina Scalise di Spazio Tadini – Milano

Per contatti: ms@spaziotadini.it