I’M AN ARTIST!

non riesco a non edificare i sogni
sono un ulisside che trabocca fiori dal cuore

riempio cesti di lacrime davanti ai rossi di rothko
e raccolgo lune dagli alberi di mela

è incanto questa vita

ho tessuto un filodarianna per andare dietro l’universo
e ogni volta che torno ti ricopro di baci

l’amore che alberga le labbra è nato prima del mondo
e la tua chioma è cresciuta con notti eterne

è incanto questa vita

so dare forma all’anima con mani di vasaio
e i ginocchi ci passano attraverso senza svegliare le nubi

non riesco a non scrivere i pensieri che m’inventano le ali
come uno scriba per gli angeli

è incanto questa vita

nelle mie tasche danza dioniso
e una ridda di stelle traccia i miei passi ebbri per gli dèi

sui palmi le gote dell’infinito e tra le dita la marmellata rubata
se l’arte è inveramento del sé prometeico allora sono un artista

André Che Isse

UNA SEDIA PRIMA DEGLI DEI

ho costruito un angolo dove siedo l’inizio del mondo
dove i passi hanno ginocchi d’arciere

ma dove inizia l’infinito?
e quando nasce un dio?

è stupefacente trovarsi pieni di passi
con gli occhi stivati d’alberi che camminano il cielo

c’è forse stupore più grande che trovarsi le mani davanti lo sguardo?
palme che non conoscevi ancora che non sapevi traboccanti di fiori

le storie che puoi raccontare al tuo cuore
sono le storie che vivono gli dèi

prima dell’universo c’era una sedia soltanto
mi sono seduto e ho guardato nascere il tempo

André Che Isse

MADIDO D’ESTASI

ho raccolto 12 fiori di loto sacro dal cuore
e li ho piantati nel cuore di 12 lune

cresceranno insieme all’eterno
e fioriranno per sempre tra le scapole della notte

m’impollino coi loro sogni dietro l’universo inzafardato di luna
madido d’estasi

proprio quando i ginocchi sull’eclittica del sole nevicano
danzando ebbri tutte le estati dell’infinito

ma un attimo ancora prima che la bocca si appoggi d’amore
prima che arrivino gli angeli

voglio imbandirmi il fiato di stelle
sdraiato su 12 fiori di loto sacro

André Che Isse

I PIEDI SCALZI DI LUNA

posso sentirmi l’universo tra i denti
il calice seminale di dioniso nel fiato
e danzare tra fiori di loto sacro ebbro

i piedi allunati scalzi degli arcieri
e il sentiero che dalla nuca porta al principio del mondo
tessono la crapula di dio

sarò auleta stilita che divora ali icarie
ridda d’angeli dietro l’universo
ma tengo tra le dita il sesso delle stelle

per sempre sull’ipotenusa dell’eterno
inzafardato di luna
e discoforo d’amore

André Che Isse

I GINOCCHI DEL SOLE

perché avremmo gambe che corrono la luna
se non per danzare l’inizio del mondo

ogni passo è invenzione di vento
gesto che infila le maniche nelle stelle

perché dita da carezzare gote d’amore
se non per ubriacarsi di primavere

e i ginocchi degli arcieri come pietre calde nella schiena
per scoccare i sogni che ci baciano in bocca

perché vestirsi di desiderio per troneggiare nudi atleti
se non per strappare il cuore del sole

hanno inventato la vita per noi sulla nuca degli dèi
e come possiamo non scavallare i fiori tra i denti

André Che Isse

EBBRO D’ETERNO

penso attraverso la luna
quando la piega della luce rivela l’impronta dell’anima

le mani possono danzare il mondo
proprio tra l’eterno e il monello sull’albero

apparecchiando la passione
il fiato del cuore è ancora prima che nascesse l’universo

me ne sto ebbro dietro la luna pettinando le stelle
ulisside ranciato di sole

André Che Isse

IPPOCAMPI CURIOSI DA CAVALCARE DI NOTTE CON LA LUNA NELLE TASCHE

ippocampi curiosi su palmo sciamano
m’infilo le gote nel primo giorno del mondo

e m’infilerò le gote nella chioma degli angeli
come le braccia nei baci

come un lungo fiato ebbro di luna
quando il trono nel cuore ha i ginocchi di dioniso

e la luce negli occhi apparecchia le stelle
quelle in cui inciampano i piedi d’amore

André Che Isse

12825603_1137116356312998_552268764_André Che Isse n

André Che Isse fotografato da Rosario Santimone
live performance 11.10.2015