SE DOVESSI INVALIGIARE IL SENSO DEL MONDO CI METTEREI I TUOI OCCHI

non so dove alberghi l’anima né se mai cada in fondo al viale
ma mi ritrovo un filodarianna di sogni inverati su alberi di mela

il mio dorso d’arciere senz’ali è atterraggio di lune
e ognuna racconta il suo sogno dietro l’universo

forse domani ritornerò solo di polvere nelle stelle
ma un solo gesto di lacrima su cristallo di gote m’imbandisce crapule di dèi

e fino a quando sarò stivato d’amore giocherò con gli dèi tra le lune
appoggiando le mie scapole alle tue candenti ali innevate

André Che Isse

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André Che Isse fotografato da Rosario Santimone,
live performance 11.10.2015

STIRARE IL CIELO A PIEGHE

se ascolti tra le pieghe dove sembra non accadere nulla
appoggiando i pensieri senza remi dove ancora non hanno rubato il fuoco
c’è più di un capannello di dèi e più di angeli in tazza grande

un monocromo di fiato scalzo
solo il battito del proprio cuore come un tamburo prima dell’universo
un solo sguardo d’amore increato

se mai esplose il cuore di un dio per principiare lo spazio e il tempo
fu per innamorarsi delle stelle e degli occhi che si perderanno in esse
solo per potersi coricare in quello sguardo un dio creò l’universo

e un dio è un dio per voler servire
e come lui ti bacerò i ginocchi che salgono alle stelle e le tue scapole di neve
quelle che fecero innamorare un dio

quelle che mi fecero innamorare delle stelle che ti stivano gli occhi di stupore
e delle lune che ti nevicano il dorso su cui mi lascio supino d’impronte
di dita come quelle di un dio che sono fatte per servire le stelle e il tuo fiato

André Che Isse

André Che Isse 11.10.2015 12207737_1073479122676722_438374861_nAndré Che Isse fotografato da Rosario Santimone
live performance 11.10.2015

MELI DI LUNA

mangio la bellezza come mele su alberi di luna
mentre appoggi le tue gote arrossate sul mio dorso d’arciere

ecco le tue labbra di cedro che mi cadono in bocca come neve
liquefacendo il cuore del desiderio in un solo sguardo perenne

poeto d’amore perché congiungendo le stelle troverei la tua chioma
inzafardato dal tuo sorriso come un angelo sporco in viso di gelato

ti guardo sparire all’orizzonte oltre il mondo dove finisce il mio fiato
mentre ripasso con le nubi il tuo sesso che taglia in due l’universo

squarcia gli dèi e l’inizio del mondo ancora da inventare per me
ma continuo ad arrampicarmi sugli alberi di luna per divorare mele

ti ho inventata per essermi regina per torreggiare sulle comete
va bene tesoro ricomincio da dove cado con le mele sulla luna

André Che Isse

11999876_1069770489714252_1533402810_nAndré Che Isse fotografato da Rosario Santimone
live performance 11.10.2015