se strofino i calcagni come pietre lunari posso ricordare l’eterno
mentre un filodarianna principia tra i denti il passo scalzo infinito
aerostati gonfi di brezze sull’ipotenusa del cuore elisio
ebbro giocolo di poiesi
e giocolo di pensiero senza mani dardeggiando emozionale
nauta di polvere icaria
se affabulo danzatori di gru a coda di cometa
i cerchi nell’acqua di tuffatore ulisside mi bagnano le tasche di neve
André Che Isse