CALCAGNI D’AURORA

viatori immoti di sogni su ginocchi scalzi d’estate
raccolgono curve di vento nell’angolo del gomito

guardarti negli occhi aspettando che inizi il mondo per baciarti
come se prima di nascere fosse il corridoio con l’eterno

impaniato di vita ti pettino i desideri ai confini della notte
non svelandoti che un solo silenzio per volta

fervoroso di vizi che non siano che d’amore soltanto
con lune raccolte per vederti trovarle nelle tue tasche

vorrei conoscere gli dèi ma non prima di staccarmi dai tuoi pensieri
quelli madidi egregi d’apogei

e voglio vivere legato alle rose come sebastiano ai dardi di sole
proprio mentre tu mi affoghi d’amore la bocca

André Che Isse

IL TAVOLINETTO DEI SOGNI

cosa sogna la luna?
i sogni degli amanti che sanno volare?
i passi di un pensatore color notte?
o soltanto l’argento riflesso nell’acqua di Narciso?

ti mastico le labbra perché odorano di luna
cerco la tua schiena innevata sotto le comete
e ho costruito una scala per arrivarti nel fiato

come sogna la luna?
senza mani in bicicletta nel sentiero bianco di sassi?
rubando i desideri delle querce?
o soltanto specchiandosi la chioma?

quando guardo la luna che ti è caduta in bocca
sognano i baci
e se potessi creare un mondo lo vorrei con 12 lune che ti sognano

André Che Isse

André Che Isse Il vasaio degli dèi per il tavolinetto dei sogni della regina Hatshepshut”Il vasaio degli dèi per il tavolinetto dei sogni della regina Hatshepshut”
120x60cm,carboncino su tela écru ,agosto 2014