in tasca ho sempre con me una luna diurna
perambulo alberi capovolti abbaruffando i pensieri di eterno
inzafardato d’elisio increato
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ho una piccola scatola dove tengo l’infinito
una più grande per l’attimo
quivi a mezzodì passa un veliero
*
ora che ho imparato a danzare il pensiero
posso curvare l’idea scalza sui fiori
mantecando tutto nell’essere e basta
*
ogni gesto attraversato dal cogito è origine del mondo
e quando arco il braccio principio lo spazio poietico
nel mio acquaio di basalto lavo le fragole
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André Che Isse