AGRIMENSORI AGLI APOGEI

dal pensiero all’ala traverso la sostanza del disio

così coltivo aulentissima l’ipotenusa dell’aria per il cogito

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cos’è lo spazio se non dove io possa curvare il mio braccio d’arciere!

e giustapporvi bellezza ed orfismo al guardo elisio

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allora avrò bisogno di parole che dipingano l’aria quando respira!

parole più bizantine della luce dorata al meriggio

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collezionando l’attimo perché è dove esistiamo sul serio

dove l’esserci guarda l’essere e basta

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così creo per materiare l’ala equilibrando i bracci al disio dell’alma

con la stessa sostanza di suità sciente

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ora! dardeggio poiesi come dima agli apogei!

scalzo sul dorso d’universo danzo

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André Che Isse