4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; III. & IV.

André Che Isse

“4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; III. & IV.

“La Curva Ebra dell’Haiku,

studio 35° & 36°: 30° & 31° fiore d’erbario

211 x 57 cm

tempera nera da muro su carta velina,matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,

blu cielo da vetro su misto cotone

luglio 2021

OPERA RETROILLUMINATA

4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; I.

André Che Isse

“4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; I.”

La Curva Ebra dell’Haiku,

studio 33°: 28° fiore d’erbario

130,5 x 100 cm

tempera nera da muro su carta velina,matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,blu cielo da vetro su misto cotone

luglio 2021

OPERA RETROILLUMINATA

LA STESSA OPERA ILLUMINATA FRONTALMENTE

4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; II.

André Che Isse

“4 fiori Gru del Giappone per il Lounge Aquarium; II.”

La Curva Ebra dell’Haiku,

studio 34°: 29° fiore d’erbario

107,5 x 100 cm

tempera nera da muro su carta velina,matita nera,nastro carta,vernice lucida finale,blu cielo da vetro su misto cotone

luglio 2021

OPERA RETROILLUMINATA

LA STESSA OPERA ILLUMINATA FRONTALMENTE

LA MATERIA DELL’ARIA

sussurro parole barocche di silenzio

nella pioggia tra le gocce alberga il sole

l’elisio non è mai stato così vicino

*

qui si tratta sempre di sceverare il cielo dal vaniloquio!

salire le scale come gru del giappone

e poetarsi illeggiadriti ebri dietro la luna vermiglia

*

piccole cose profonde per sempre

un haiku dal sapore di arance

e raccolgo gl’incanti come fiori

*

quando soggiorni nell’anima la bellezza è già materia dell’aria

e l’ala si curva dove il cogito goffri l’attimo

allora posso disceverare la leggiadria molecolare col guardo eudemonico

*

André Che Isse

INVALIGIATORE DI LUNE

voglio trovare una pozzanghera nel sole
ove cattivare le nubi sull’acqua per camminarci dentro

voglio approfittare della mia vita per contare tutte le stelle
sniffarle la notte ubriaco di luna e ricominciare da zero +1

quando distendo le braccia una gru giapponese apre le ali
e la spuma del pensiero si asserpola ai ginocchi icosaedri

quando danzo la pelle del silenzio mi sfrigola addosso radiazione cosmica di fondo
mentre curvo lo spazio come arciere aurorale aurato

voglio farmi attraversare di sapere come una transverberazione dionisiaca
entrare ed uscire dalle molecole come sciamano scalzo sui miei talloni nudi

e invaligiare le lune dove hai camminato
per portare con me sempre i passi dell’amore

André Che Isse