VASCELLI DI ELETTRO

ho fatto ali per l’Essere

solo in volo l’Esserci è immoto

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con otre ulisside noumenico ebro afflo vascelli d’elettro

tanto che il giorno assorga aurato soltanto novello d’idee:

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idee nate da filidarianna di fiato sciente

idee curvate per massa d’alma

idee a suità di potenza leggiadra

idee falotiche quanto l’inculto lionardesco

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vedi, quando bevo allocchisco come potrebbe chi avesse traversato deserti!

e così guardo il pensiero che invera se stesso nell’essere pensato

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l’Uomo che nasce dalle stelle ha inventato l’Esserci!

e su quella piccola ala di muro gialla proust ha inventato il sole

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André Che Isse

DISAMO L’ANAFORA QUANTO L’ETERONOMIA

siamo la curva del dorso
siamo baci mai dati sulla luna
siamo gli dèi più scalzi dell’universo!
siamo l’elegia delle stelle
siamo arcadori di nubi
siamo ulissidi dietro l’universo
siamo l’albume dell’ala
siamo dita leggiadre nel miele vermiglio
siamo l’infinito più breve dell’attimo
ma siamo l’ipotenusa dell’alma
il guardo di luccicanza:
siamo l’ebbrezza col fiato!
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André Che Isse