NOCCHIERO SCALZO

voglio tenere in mano le parole come le tenessi in bocca
crescerle come il fiore regalato da un dio o quello che mi regalasti per il sorriso

voglio sapere come vestirmi nudo per l’amore che mi attraversa di neutrini
e raccogliere tutti i miei pezzi esplosi di piacere in un cesto da giardino

voglio gridare nel cerchio delle mie braccia per caderci ebro sciente
come fosse la mia invenzione della ruota e la neve che risale alle stelle

voglio sedermi scalzo sui legni antichi del portico e innamorarmi di pioggia
e inscriverla nel silenzio come grado zero di suono madido

voglio albergarmi in un atomo e perdere i giorni affogato d’eterno
infilarmi nel pozzo di alice raccogliere lune e notomizzare gli dèi

voglio danzare per te fino alla fine del mondo senza soluzione di sguardo
toccare tana tornare indietro e ricominciare a baciarti,ecco!

André Che Isse