I DESIDERI HANNO TALLONI SCALZI

con la luna allacciata in bocca
le labbra davanti ai pensieri sul sesso dell’universo

ma c’è una curva nel desiderio dove i talloni non lasciano impronte
s’inscrive in un cerchio tracciato col bastone nella neve della nuca

e se la materia dei desideri ha i miei stessi ginocchi posso morderle il dorso
dopo aver nastrato la sua chioma col mio filodarianna ulisside

tutto accade quando disseppelliamo chi siamo
un’imbandigione d’ali su alberi icari

e ciò che nacque prima di nascere è foriero nel fiato delle idee
mentre nel fiato di dio la vita è unico desiderio

noi siamo la materia del desiderio di dio e i piedi nudi di ogni desiderio
l’uomo visto dalla luna è l’angelo desiderato dalle stelle

André Che Isse

EQUILIBRIO CURVO

filidarianna allungati dal desiderio sdraiato al sole
una culla nella luna per essere adottati dalle stelle

se si custodisce un amore nel cuore i talloni seminano fiori
e la tua nuca archerà l’universo muto

piango sulle molecole che vivono al sole perché è così incredibile tutto
ma forse esiste solo quello a cui è difficile credere

racconta a te stesso solo i ginocchi nella luna
e bevi dalla neve le labbra degli dèi immoti

c’è un desiderio tra l’alluce e l’abisso come orto sospeso
appoggio le scapole nello stupore e ne coltivo fiori di dioniso

quando s’impara ad andare in bicicletta s’impara la felicità
bisognerebbe non scendere più o soltanto imparare a risalirvi

André Che Isse