urlai dentro il mio guscio di noce così forte di gioia
che subito il soffitto si albergò di stelle
la luce gialla raccolta donò il pensiero ai girasoli di van gogh
così che le braccia distese al sole fossero erbario sciente
sedere nel mezzo dell’eden non è forse già per nascita?!
non c’è bisogno di raggiungere gauguin alla fine del mondo
anche il Barocco può essere minimale con solo 12 pieghe curvate da guardo lunare
come la tua gonna di cotone blu fino alle caviglie con 12 pieghe rette in amido
così seggo il mio quadrivio nel mezzo come un dio ebro:
là dove cade il mare,là dove nevicano stelle,là dove si distende il meriggio al sole,
là dove i baci confondono i pensieri in bocca
proprio quando l’amore come una luna rossa gigante appaia dietro l’iride
André Che Isse